Ci sono tre livelli di osservazione da adottare in presenza di metamatemi alchimatici che utilizzano la Tensegritt: percettivo, strutturale ed estetico. Per Tensegritt gli eclettici intendono una contrazione del termine integritt tensionale e strutturazione ( ideato da Fuller negli anni '40).
Il livello percettivo assume lo spazio etereo racchiuso tra gli elementi tenso-strutturati vissuto come superfice sulla quale avvengono fenomenicamente margini visibili come sequenze di fili traenti ed aste compresse stabilizzate; la causa " compressione" agisce producendo un effetto "trazione" stabilizzante.
A livello strutturale la Tensegritt intesa come integritt tensionale di un solido basato sull'equilibrio di tensioni e compressioni correlati con elementi in grado di risolvere il lavoro meccanico richiesto. La struttura di tensegritt pii elementare formata da tre elementi in compressione ognuno dei quali simmetrico con gli altri due. Il che significa che la struttura lavora solo se la resa dei cavi in posizione tensionale, quindi precompressi, irrigiditi dando stabilitt meccanica. Grazie al sistema tensegrity nessun elemento strutturale accusa un momento flettente. Le forze tensionali naturalmente si trasmettono sulla distanza pii breve tra due punti, in modo che gli elementi strutturanti si posizionano precisamente per essere in grado di sopportare lo stress meccanico cui verranno sottoposti.
Sul piano estetico, terzo livello della lettura delle opere che utilizzano la tensegrity, va citata Eleanor Hartley che sottolinea essere la trasparenza visiva la qualitt estetica rilevante e seducente di queste strutture.
Le sei tenso-strutture presenti qui in mostra si relazionano e mettono a confronto il lavoro iniziato ancora negli anni '60 da Massironi con i suoi fili in trazione entro scatole di legno nere. L'atto innovativo e attualizzante svolto nel laboratorio di Bolgheri, fase propedeutica della ricerca operativa Alchimatica, la elasticitt dei tensori e quindi la loro possibilitt di manipolazione e allocamento soggettivo-percettivo da parte del fruitore.
Altra esperienza d'ambito effettuata con la distribuzione di strutture caotico-aleatorie entro reticolature omogenee. La contrapposizione, tra le parti, continua l'esperienza di recezione estetica, a lungo ragione d'essere, in tutta la meccanica e il macchinico presente nel Movimento Moderno e nel Costruttivismo